Bologna e i suoi 38 km di portici

Si è appena concluso il week end nordico con la figghia (la primogenita) e torno a Roma con questo strano senso di “incompiuta” perché mancava l’altra figlia e comunque, non c’è niente da fà, quando ti diverti e stai bene vorresti che non finisse mai! 

Bologna l’abbiamo scelta perché entrambe volevamo conoscerla meglio e non ci sbagliavamo affatto. È stata una sorpresa positiva e, personalmente ho adorato i suoi 38 km di portici! L’ho trovata una soluzione geniale per ovviare al gelo, alla pioggia e alla neve. 

Bella tutta ma ho trovato a dir poco stupenda la chiesetta ortodossa vicino l’hotel e il complesso di Santo Stefano. 

L’ abbiamo girata in lungo e in largo, ci siamo incantare ad ogni angolo del centro che è tenuto benissimo,  mangiato da dio, riso tanto, cantato, ci siamo raccontate gli arretrati, imparato cose sulla città e la storia, rispolverato anche i nostri vecchi ricordi e, last but not least, percorso 3 km in salita del portico più lungo del mondo. 

Quello che porta giù dallo stadio fino a su al monastero della Madonna di San Luca. Uno spettacolo meraviglioso malgrado il freddo, il gelo e qualche fiocco di neve che cadeva ogni tanto, i tanti  scalini e la forte pendenza. E che non te lo fai col trolley al seguito?! L’hotel balordo che pretende di farsi pagare per lasciare il bagaglio incustodito nel corridoio che è accessibile a tutti ovviamente no, il pullman turistico nooooo, lasciarlo alla stazione super noooooo, giù all’edicola neanche. 

Un’ammazzata che ha del comico e che ricorderò comunque con affetto perché viaggiare da soli è prevalentemente relax e scoperta di sé ma farlo con gli amici è divertimento allo stato puro! 

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