Sono nata a Roma, ci ho vissuto, l’ho amata, l’ho odiata, sono scappata, ci sono tornata e poi sono partita di nuovo. Quello che la rendeva insopportabile, ai miei occhi, era il suo caos, i ricordi, quelli belli come quelli brutti.
Adesso Roma è parte della mia casa mentale (il mondo) e Roma è appunto una delle stanze, quella dei giochi! A Roma ho legami di amicizia fortissimi, amiche che son come sorelle e amici che sono come fratelli.
E’ un posto che odi o che ami ma che, in nessun modo, ti può risultare indifferente.
Ha una personalità forte, caotica, turbulenta, passionale… da sud!
I romani hanno un senso dell’umorismo tutto loro, un allegro cinismo, una facoltà di saper ridere sulle vicissitudini quotidiane che a mio modestissimo parere manca ad altri popoli che, mi pare, invece si prendano un po’ troppo sul serio.
Si, lo so, non si può generalizzare ma neanche far finta che siamo tutti uguali!
I romani hanno anche tanti difetti, vanno blaterando dalla mattina alla sera cose tipo “Roma Caput Mundi” o frasi insensate sulla “magggica” o “Totti, ultimo re di Roma”!
Di solito mai contemporaneamente perché chi conosce il significato della prima, ignora quello della seconda e viceversa!
Sono indisciplinati, convivono con le sedi di vari centri di potere da secoli e hanno così sviluppato la fondamentale arte della disobbedienza!
Per la serie SE SEGUI TUTTE LE REGOLE TI PERDI TUTTO IL DIVERTIMENTO! Regola aurea che applicano alla guida, a tavola, parlando e troncando continuamente le parole e in tante altre sfere della vita!
Nella foto i fori imperiali in una giornata invernale ma piena di sole perché Roma ha anche un micro clima che la rende vivibile tutto l’anno. Avremmo forse potuto ricostruirli, preservarli, tenerli un po’ meglio ma siamo talmente abituati a sfarzo e abbondanza che non ci facciamo manco più caso. Quando arrivi a Rennes (Francia), già dall’autostrada ti bombardano con cartelli giganteschi che segnalano la presenza di scavi romani in città! Arrivi e trovi letteralmente 4 mattoni!
Una presa in giro per chi, come me, viene da Roma! Noi abbiamo tutto questo e tanto, tanto di più ma non sappiamo tenerlo, valorizzarlo, sfruttarlo!
Adoro il detto “when in Rome do as the Romans do”, lo trovo perfettamente riassuntivo dello stato di folle anarchia in cui versa la città eppure, a tratti, quanto mi manca!
Condivido tutto quello che hai scritto. Anche l’esserci nato, vissuto, averla amata, odiata, ed infine essere partito per cercare la mia strada in un’altra città. Eppure… mi/ci manca!
Marco
ciao Marco, è con immenso piacere che ti rispondo perché credo sia un percorso comune a pochi e mi fai sentire un po’ meno aliena! Tutti quelli che conosco ci stanno da dio o ci stanno e si lamentano in continuazione ma non si sognerebbero mai di lasciarla.
È un cordone ombelicale molto difficile da spezzare. Roma è una mamma ed una delle più belle città del mondo. Io l’ho lasciata per necessità, per seguire il lavoro altrove, ed ho scoperto altri luoghi, altre dimensioni, altri valori ed anche qualche mancanza. Nessun luogo è perfetto. Buon Santo Stefano. Marco
Idem. Per questo sto facendo il conto alla rovescia! Qui in Francia non si festeggia e mi è toccato lavorare 🙂
…”hanno così sviluppato la fondamentale arte della disobbedienza”
Hahha! Very true! Amore says about himself that he is an anarchist.